I social sono pericolosi? Non proprio…

I Social danno dipendenza? Ebbene, tutto può darla. Dipende da noi.

Ecco le mie risposte alle principali e più dibattute domande sui Social, a cui ho risposto anche nel corso del programma televisivo “Pink and the City”, condotto magistralmente da Federica Peyla.

 

“Quali sono gli effetti positivi dei Social sulla nostra vita?”

Anche se i Social sono abbastanza demonizzati (solo a parole, perché poi QUASI TUTTI li usano, e anche tanto!), hanno moltissimi effetti positivi sulle nostre vite. Ci permettono di connetterci facilmente con persone che magari non vediamo da tanto (ma a cui siamo emotivamente legati), di condividere pensieri di gioia, emozioni, ricordi. È un modo di comunicare che, come tale, va rispettato nelle sue regole di rispetto verso l’altro.

“E gli effetti negativi invece?”

Gli effetti negativi sono tutti legati ad una mancanza di consapevolezza nell’uso dello strumento, come per tutte le cose. Si parla molto, ad esempio, di “dipendenza da Social”, senza però sottolineare abbastanza che quasi tutto può dare dipendenza in particolari circostanze, persino il cibo. Anche per il Social, alla base della dipendenza c’è un vuoto interiore più o meno importante. Anche la mancanza di privacy è un effetto negativo a volte sottovalutato.

“In che modo il Social ci aiuta a vendere di più, a generare clienti o a fortificare la nostra immagine professionale?”

Il Social è quasi sempre fondamentale per chi ha un Business, un’attività o è un personaggio pubblico. Una volta i clienti ci cercavano su Google, oggi ci cercano prima su Facebook e da lì si fanno un’idea in un attimo! È davvero importante che i Social siano seguiti da professionisti. Non si può ignorare questo aspetto: se non ti occupi dei Social, i Social si occupano di te, e lo fanno a modo loro. Assolutamente vietato il fai da te, sbagliare la comunicazione può compromettere la Qualità dei risultati.

“Come mai c’è così tanto odio online?”

L’odio online deriva principalmente dal fatto che i Social sono ancora vissuti come un’astrazione, in cui le responsabilità si dimezzano. Sicuramente non avere di fronte le persone aiuta i cosiddetti “leoni da tastiera” a esternare frustrazioni e rabbia in maniera prepotente e aggressiva.

“Quando si è presi di mira dagli haters, qual è la cosa più conveniente da fare?”

Nei casi più gravi bisogna rivolgersi alla polizia postale. A volte può bastare bloccare o segnalare post, commenti e persone a Facebook, che provvede ad analizzare la nostra segnalazione. Io consiglio di non rispondere e di lasciar fare alle autorità quando la situazione sia particolarmente complessa.

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